perAspera 2025 diciottesima edizione
dal 18 settembre all’11 ottobre a Bologna e in Città Metropolitana
Punto come il foro lasciato dall'ago quando passa attraverso la pelle, quella piccola lacerazione che però, se la ripeti tante volte, serve a ricucire. Punto di sutura. Punto che ricama.
Punto come il segno grafico tondo e pieno che chiede la maiuscola dopo ogni fine. Segno che apre alla chiarezza, quando è messo sulle i.
Punto come elemento che esprime un valore presunto da una società di pura competizione. Anche, frammento indistruttibile perché essenziale, che non si può scomporre oltre, irriducibile.
Punto che indica la posizione in un preciso istante, essere qui con chiarezza: facciamo il punto. Apriamo punti di vista per arrivare fino ai nervi. Proviamo a generare punti di fuga. Punto come hot spot, zona di conflitto, agitazione.
Punto come elemento di discussione. Più genericamente, questione. Come un dizionario, di cui ci siamo nutrite per generare definizioni aderenti, il festival perAspera in questa diciottesima edizione scompone, guarda da ogni lato, circumnaviga, cerca rispondenze intime e collettive, si radica e si trasforma, si lascia costruire dalle presenze e dalle assenze che lo
compongono.